AMT (Azienda Metropolitana Trasporti) ha comunicato le nuove tariffe per i parcheggi scambiatori Due Obelischi, Nesima, Fontanarossa e per quello pertinenziale Sturzo, saranno in vigore dal 1° marzo. L’analisi della nuova tariffazione penalizza gli utenti che finora hanno scelto di lasciare l’auto fuori dalla città.
” Comodo, veloce ed economico. Lascia l’auto presso il parcheggio scambiatore Due Obelischi e raggiungi il centro storico con il trasporto pubblico “
Era questa la chiave dell’immediato successo del BRT, che ha esordito a Catania nel 2013: una linea veloce che si snoda lungo un tracciato di corsie protette da cordoli dai Due Obelischi fino in piazza Stesicoro; la frequenza di passaggio ogni 7 minuti nelle ore di punta hanno reso il Bus Rapido la linea più efficiente dell’AMT.
L’obiettivo era far affezionare i catanesi al trasporto pubblico, riducendo inoltre l’inquinamento atmosferico e acustico e la cronica congestione stradale.
Chi lascia l’auto presso l’ampio parcheggio scambiatore e prende il BRT spende solo 1,50 euro per parcheggiare e raggiungere il centro e tornare (biglietti andata e ritono validi 90 minuti), 2 e 50 euro per usufruire del biglietto giornaliero. Praticando il carpooling- ovvero la condivisione della stessa auto tra più persone- costa anche meno, solo un euro.
Erano questi i punti di forza del BRT1, prima linea AMT a snodarsi su una carreggiata protetta; un’innovazione che doveva estendersi ad altre linee.
A partire dal 1° marzo 2016 queste tariffe tese ad incentivare l’utilizzo del trasporto pubblico cambieranno. Tra disservizi e problemi finanziari, come segnalato da moti lettori alla fanpage di Mobilita Catania, i tanti pendolari che in questi anni hanno fatto la scelta di lasciare l’auto per raggiungere il lavoro oppure scuola e università, sono stati costretti a riprendere il mezzo privato.
Una situazione che a nostro parere potrebbe aggravarsi a partire dalla prossima settimana. Le nuove tariffe degli scambiatori Due Obelischi, Nesima e del nuovo Fontanarossa (potete consultarle a questo link) non prevedono le agevolazioni precedenti.
Scompare il biglietto andata e ritorno a 1,50 euro, rimane infatti solo la tariffa parcheggio e biglietto giornaliero a 2,50, e viene inoltre eliminata la tariffa carpooling, un’innovazione per Catania.
Le nostre preoccupazioni sono basate sul fatto che i pendolari nella scelta tra l’interscambio presso i parcheggi scambiatori a 2,50 euro e la sosta di mezza giornata sulle strisce blu a 2,40, senza dubbio preferiranno raggiungere il centro con la propria auto.
Si sta verificando quello che temevamo: il tema della mobilità negli ultimi anni non viene affrontato in maniera coordinata, la scelta di AMT sembra infatti confliggere con l’obiettivo di decongestionare la nostra città.
Inquinamento, incidentalità stradale, le difficoltà di chi si muove a piedi, sono tutti problemi che si potranno risolvere con un programma di interventi, in parte già tracciato nel PGTU (Piano generale del Traffico Urbano 2012), da applicare con scelte che vanno nella stessa direzione. Al momento non è così.
Ennesimo esempio di pessima amministrazione. Un’azienda che abbia un minimodi prospettiva dovrebbe focalizzare l’attenzione sulla qualità dei servizi, per attrarre utenti, e sul controllo puntuale e costante dell’evasione del biglietto, per sanare i bilanci ed invece peggiora il servizio ed aumentano i costi. Così si che andrà avanti, ma verso il baratro del fallimento. Ed insieme a l’AMT sarà un fallimento anche per la mobilità cittadina che ormai si può definire immobilità urbana, viste le perenni code a tutte le ore ed in ogni parte della città.